Agriturismo

Un po’ di storia

Nel nome dei luoghi, come quasi sempre accade, è nascosta una storia: secondo quanto tramandato nei racconti locali, prima della bonifica, quando la Valdichiana era ancora invasa dalle acque della palude, la zona su cui sorge il Podere, chiamata “Peciano”, era una piccola insenatura dove veniva praticata l’impeciatura delle barche al fine di impermeabilizzarle. Dopo la bonifica anche se il settore agricolo divenne attività primaria, “Peciano” è rimasto il nome con cui è stata contraddistinta questa piccola valle.
Invero, nonostante le storie tramandate verbalmente siano fantasiose ed affascinanti, fonti più ufficiali attestano il toponimo della denominazione “Peciano” alla parola “PETKES”. Incisioni di questo termine infatti sono state trovate in una tomba etrusca rinvenuta a circa 300 mt di distanza dal Podere, e testimoniano che “PETKES” era il nome di una ricca famiglia etrusca che abitava questa valle probabilmente sin dal V/IV sec. a.C.

La famiglia Chiovoloni


Il casolare patronale che ospita a piano terra i due appartamenti dedicati all’agriturismo e al primo piano le abitazioni della famiglia Chiovoloni, rappresenta la struttura originaria aziendale che, come testimoniato da una bellissima finestra gotica posta in una parete, risale all’alto medioevo. Comunque questo storico edificio, costeggiato dall’originale Cassia Vetus, vista una sua parete curva costruita a forma di strada, fa pensare che possa essere ancora precedente.

Come è nata l’Azienda Agricola

Ferdinando Chiovoloni

Fu nel 1957, anni in cui i contadini abbandonarono le campagne, che Ferdinando Chiovoloni lasciò la mezzadria e acquistò il Podere Peciano. Da quel momento, a piccoli passi, insieme alla moglie e i tre figli, ha incrementato sempre di più la sua azienda agricola costruendo nel corso degli anni nuove stalle, nuove abitazioni e acquistando ulteriori terreni. Per tanti anni l’Azienda Agricola Chiovoloni ha prosperato con la vendita a “chilometro zero” dei prodotti coltivati nei suoi terreni e con la vendita del latte e delle carni degli animali allevati. Basandosi sempre sull’esperienza e la genuinità, la laboriosa famiglia ha fatto dei sapori della Valdichiana il suo elemento caratterizzante.

Palmiro Chiovoloni

Come è nato l’Agriturismo

Ciao, sono Luigi Chiovoloni, con questa foto è iniziata la mia avventura agrituristica…

…e fu così che nacque Agriturismo Podere Peciano!

Voglio raccontarvi la storia della mia vita che riguarda le origini e l’evoluzione del nostro Agriturismo e della nostra amata Fattoria.
Fin dalla più giovane età post scuola, imitando e proseguendo quello che aveva cominciato mio padre, ho iniziato a presentare tutti gli animali dell’Azienda familiare ai bambini di molte scuole della zona, anticipando di fatto l’attività che in futuro sarà definita “fattoria didattica”.
Nel 2004, durante un illuminante soggiorno di circa 40 giorni a Londra, presi la decisione di andare a vivere da solo e di sfruttare i due appartamenti restaurati dalla mia laboriosa famiglia, per cominciare a fare agriturismo.

Il casolare nel 1989

Fu nel 2005 che mi insediai nel casolare storico che nel lontano 1957 mio nonno Ferdinando Chiovoloni aveva acquistato. Con grande caparbietà e tanta fatica, ma anche grazie all’appoggio e all’aiuto dei tre fratelli (mio padre e gli zii) mie guide e insegnanti di mestieri, ho trasformato una cantina nella mia nuova casa.

Successivamente, dopo aver arredato in modo molto economico (magari perché doveva essere una soluzione temporanea) ma fin da subito con tanta passione e amore, i due appartamenti restaurati dalla famiglia, ho iniziato a fare agriturismo! Da quel giorno presentare la mia fattoria e la mia terra ai turisti è diventata per me un’appassionante professione!

Gli anni passano, vivo una vita libera, felice e piena di impegni: la Icaro il mio primo lavoro che mi dà e continua darmi ancora oggi non solo uno stipendio ma anche una crescita esponenziale; l’agriturismo che mi fa sentire utile e importante nella sopravvivenza e nella lenta trasformazione dell’azienda agricola familiare; e il calcio, il mio più grande e sentito diletto, al quale ho dedicato tantissime delle mie energie e che mi ha dato tante grandi amicizie.

Un giorno di inizio estate del 2009, da me contrassegnato come momento di svolta della mia vita, mi è capitato un infortunio abbastanza serio ad un piede. Questo episodio ha spostato tutti i miei equilibri. Con l’abbandono del calcio giocato e con l’acquisto di un biglietto aereo (grazie a una somma di denaro ottenuta tramite un’assicurazione sugli infortuni), mi è cambiata la vita: Viaggio a Cuba, una vacanza meravigliosa dove ho conosciuto Natasha, la mia bellissima moglie, mio più grande segreto di realizzazione e felicità. Con Lei ho costruito una stupenda famiglia che nella mia vita precedente avevo immaginato solo nei sogni più belli.

Nel 2017 una nuova svolta per l’agriturismo e anche per la mia nuova famiglia: Io e Natasha con il pieno appoggio di mio padre e di mia madre, abbiamo iniziato una ristrutturazione della porzione aziendale che ci era appena stata tramandata.

Due anni di trasformazione. Abbiamo superato incredibili avversità: la più grande e dolorosa in assoluto è stata la perdita di mio padre (persona unica che mi ha insegnato tanto e dato tutto) che era il complice del progetto e del mio coraggio; tante difficoltà, come la mia splendida figlia nata molto prematura, i debiti per far decollare questo nuovo sogno e tutti i problemi conseguenti.

Ci siamo impegnati tantissimo facendo il possibile per superare questi ostacoli e abbiamo terminato tutti i lavori che avevamo programmato:

  • Una piscina bellissima ricavata nell’area che ospitava una vecchia recinzione degli animali;
  • una vecchia stalla/magazzino trasformata in due monolocali per gli ospiti dell’agriturismo e varie aree servizio per le varie attività agrituristiche;
  • una vecchia stalla/magazzino convertita in un salone dove organizzare feste e ospitare bambini che vengono a visitare la fattoria;
  • uno spazioso piazzale delimitato dalle due stalle/magazzini sede della porcilaia e pollaio;
  • una casa messa a nuovo più funzionale alla nostra famiglia (quelli che erano gli storici appartamenti dove ho iniziato a fare agriturismo sono divenuti la nuova abitazione per me, la mia famiglia e per mia madre; mentre la mia vecchia casa è stata riadattata e trasformata in due appartamenti per gli ospiti dell’agriturismo);
  • una nuova stalla con una grande recinzione dove possono vivere ed essere ben accuditi animali di tutti i tipi, ai quali offriamo una vita libera e serena a contatto con la meravigliosa natura toscana.
  • nuove aree giochi per bambini nel curatissimo grande giardino pieno di fiori;

A questo punto ogni componente della famiglia è coinvolto in quello che all’inizio era solo il mio sogno:
Natasha, la mia fantastica moglie, aiutata anche da sua madre Anita, cresce i figli, cura la comunicazione in rete e rende più belli, in ordine e puliti tutti i locali ricettivi…

Dina e Palmiro

Dina, la mia potente madre accudisce gli animali, cura un orto ricchissimo di squisitezze e cucina sempre per tutta la famiglia…
Palmiro, con i suoi insegnamenti, continua ad indicarci la strada giusta…
Ferdinando e Ofelia, i miei adorati figli, intrattengono tutti i bambini ospiti dell’agriturismo e ci arricchiscono le giornate con tanta gioia…
ed Io, il sognatore che continua a fare tutto quello che manca al fine di far funzionare l’amata attività e vivere una vita felice e serena con tutta la sua bellissimissima famiglia!
Faccio ancora fatica a crederci…
la realizzazione di un sogno che nel 2005 sembrava improponibile, oggi è realtà!